Come introdotto dalla Legge di Bilancio del 2023, con il Milleproroghe del 27 febbraio, fino al 23 novembre 2023 è stato possibile usufruire del bonus per le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici richiedendo la detrazione sugli acquisti del 2022/2023, ma l’incentivo potrà essere richiesto ancora fino al 31 dicembre 2024.
Si tratta di un’agevolazione pubblica, con la quale ottenere una detrazione dell’80% per l’acquisto e la messa in posa delle colonnine di ricarica delle auto elettriche per privati e condomini, e del 40% per le aziende.
Il bonus colonnine elettriche prevede un incentivo pari all’80% del prezzo di acquisto e l’installazione di una wallbox privata o una ricarica condominiale. Il limite è di 1.500 euro a persona e 8.000 euro a condominio e per infrastrutture di potenza inferiore a 22 kW trifase. In caso di condominio, per l’intervento di installazione su aree comuni, va richiesta la presenza in assemblea di almeno un terzo dei condomini e l’approvazione con la maggioranza dei presenti intervenuti.
Installazione di una Wallbox: cosa c’è da sapere:
Una wallbox è sostanzialmente una stazione di ricarica che si può installare nel garage o in un’area privata, offrendo un caricamento significativamente più rapido rispetto alle prese di corrente standard. Questi dispositivi sono dotati di vari livelli di potenza, generalmente variando tra 3,7 kW a 22 kW, permettendo così una ricarica completa in poche ore.
Normative e requisiti per l’installazione di una Wallbox
Prima di procedere con l’installazione di una Wallbox, è fondamentale conoscere le normative locali. In Italia, per esempio, è necessario che l’impianto sia realizzato da un tecnico qualificato e che sia conformi alle norme CEI. Fino al 31 dicembre inoltre si può richiedere l’incentivo come abbiamo visto. Per chi non può o non vuole installare una wallbox, esistono alternative efficaci che permettono di ricaricare l’auto elettrica utilizzando una presa domestica tradizionale. Questo metodo, noto come “ricarica lenta”, può essere più lento ma è una soluzione valida per chi utilizza l’auto principalmente per brevi tragitti urbani.
Consigli per ottimizzare la ricarica domestica senza Wallbox
Prima di utilizzare una presa domestica per la ricarica, è essenziale assicurarsi che l’impianto elettrico di casa sia adeguato e sicuro. Investire in un cavo di ricarica che include dispositivi di protezione come un interruttore differenziale può aiutare a prevenire incidenti. Le tariffe energetiche sono spesso più basse durante la notte, rendendo la ricarica più economica.
La ricarica domestica di veicoli elettrici non solo offre comodità ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di CO2. Utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili per la ricarica può ulteriormente diminuire l’impatto ambientale. L’evoluzione tecnologica sta apportando miglioramenti continui nelle soluzioni di ricarica domestica. Dalle wallbox intelligenti che si integrano con i sistemi di gestione della casa a nuove tecnologie che potrebbero permettere la ricarica solare diretta, il futuro promette soluzioni sempre più efficienti ed ecologiche.
PER LE IMPRESE
Le spese sostenute devono essere documentate attraverso la fattura elettronica e il contributo per il bonus colonnine elettriche prevede la restituzione del 40% in seguito all’acquisto e all’installazione di colonnine di ricarica, per il quale il Governo, ha in questo caso stanziato 90 milioni di euro. Questo rimborso del 40% delle cosiddette “spese ammissibili” sostenute, dovrà comprendere:
l’installazione sia delle colonnine di ricarica sia degli impianti elettrici;
i necessari ed eventuali interventi edili;
gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.
Non vi sono voci di bilancio in merito alla possibilità di acquisto delle wallbox aziendali, ma si attendono anche possibili novità nelle tempistiche correnti. L’attuale ente che ha il mandato governativo della gestione del bonus per le colonnine elettriche è Invitalia che fa riferimento, a sua volta, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
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